23 ottobre 2017

Recensione di This Monstrous Thing di Mackenzi Lee

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Recensione di This Monstrous Thing, di Mackenzi Lee
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Titolo: This Monstrous Thing
Autore: Mackenzi Lee
Editore: Katherine Tegen Book (inglese)
Lingua: solo inglese
Genere: Steampunk, Storico, Retelling
Trigger: Ci sono questioni sociali e morali che riguardano argomenti attuali, in particolare la disabilità, che vengono trattati in maniera consona all’ambientazione sociale e all’epoca in cui si svolge la storia; presi in senso assoluto potrebbero infastidire una sensibilità moderna, ma sono adeguati al pensiero del tempo.
Note: nessuna


Sinossi: In 1818 Geneva, men built with clockwork parts live hidden away from society, cared for only by illegal mechanics called Shadow Boys. Two years ago, Shadow Boy Alasdair Finch’s life shattered to bits.

His brother, Oliver—dead.

His sweetheart, Mary—gone.

His chance to break free of Geneva—lost.

Heart-broken and desperate, Alasdair does the unthinkable: He brings Oliver back from the dead.

But putting back together a broken life is more difficult than mending bones and adding clockwork pieces. Oliver returns more monster than man, and Alasdair’s horror further damages the already troubled relationship.

Then comes the publication of Frankenstein and the city intensifies its search for Shadow Boys, aiming to discover the real life doctor and his monster. Alasdair finds refuge with his idol, the brilliant Dr. Geisler, who may offer him a way to escape the dangerous present and his guilt-ridden past, but at a horrible price only Oliver can pay…


Letto da: miki_tr
Recensito da: miki_tr
Commento:
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Q&A

1) Cosa ti ha convinto a leggere questo libro?
Ero rimasta incredibilmente entusiasta dopo aver letto The Gentleman’s Guide to Vice and Virtue (QUI la recensione), della stessa autrice. Ho scoperto che aveva scritto un altro libro e ovviamente sono andata a curiosare. Un retelling di Frankenstein? Da leggere in ottobre? Suonava perfetto!

2) Valeva la pena leggerlo?
Suonava perfetto… ed è stato perfetto. Davvero, ero abbastanza spaventata dal fatto che mi deludesse, perché è sempre un rischio che corro quando scelgo un libro perché ne ho amato un altro dello stesso autore. Per altro, qui si trattava di un genere molto diverso. Invece, davvero, io non avrei potuto chiedere niente di più a questo libro. Era tutto quello che speravo.

3) Qual è il punto di forza di questo libro?
La costruzione della storia. Non voglio fare spoiler, quindi non è facile spiegare bene cosa intendo… il mondo è il nostro, l’ambientazione è ottocentesca, tuttavia ci sono molti elementi steampunk. La società è ben costruita, e lo steampunk è integrato nei problemi sociali ed è un punto chiave della storia. La trama riprende quella di Frankestein, come nella tradizione dei retelling, ma allo stesso tempo il libro in sé è uno dei cardini della storia. Tutto l’intreccio è incastrato perfettamente. Insomma, è un libro che mantiene quello che promette, il che non è poco. Se ci si aggiunge che i personaggi sono veramente belli, come ormai mi aspetto da questa autrice, che l’atmosfera è cupa al punto giusto e perfetta per una lettura in tema Halloween, e che tutta la storia è avvincente e misteriosa, dominata da una questione sociale e morale molto interessante, penso si capisca come mai mi sono innamorata di questo libro.

4) E invece, il punto debole di questo libro?
Mi sforzo di essere oggettiva su queste cose quando leggo un libro, ma in questo caso non so proprio cosa dire. Ero talmente entusiasta mentre lo leggevo che non mi sono soffermata più di tanto a notare cosa poteva essere fatto meglio. Forse mi sarebbe piaciuto vedere un po’ di più del personaggio di Mary, che dovrebbe avere una storia interessante, ma il modo in cui il personaggio si inserisce nella trama non avrebbe permesso molto di più.

5) Qual è il tuo personaggio preferito?
Mi sono piaciuti tutti. Per altro devo dire che questa autrice mi fa amare i protagonisti che invece di solito sono i personaggi che mi entusiasmano di meno, il che non è una cosa da poco. Però probabilmente quello che ho preferito è Oliver, con tutta la sua rabbia e la sua mostruosità.

6) Leggeresti ancora un libro dello stesso autore?
Magari ce ne fossero! Conto i giorni fino all’arrivo del prossimo, al momento.

7) A chi lo consigli?
A chi apprezza una storia dark in senso molto classico, un’atmosfera cupa e una bella ambientazione. Ai fan di Frankenstien, e anche a chi cerca una lettura adatta ad Halloween che metta nel giusto stato mentale senza necessariamente far dormire con la luce accesa.

8) Per quale casa di Hogwarts è adatto?
Se è possibile farlo, è anche moralmente giusto? Cosa può guarire la scienza (o in questo caso, la meccanica) senza togliere all’uomo quello che lo rende umano? E qual è davvero la definizione di mostro? Il libro solleva tutti questi quesiti, e anche altri. Quando un romanzo mi pone domande di questo genere e non offre risposte, ma lascia al lettore la propria opinione, non posso fare a meno di associarlo alla casa di Corvonero.


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