8 gennaio 2018

Recensione di Renegades di Marissa Meyer

banner_recensioni_tremende_LT.png
Recensione di Renegades, di Marissa Meyer
Titolo: Renegades
Serie: Renegades #1
Autore: Marissa Meyer
Editore: Feiwel & Friends
Lingua: Inglese
Genere: Sci-Fi, Young Adult, Fantasy
Trigger: Sangue in alcune scene e violenza in generale.
Note: C’è un utilissimo re-cap degli alter ego e poteri di tutti i personaggi più importanti all’inizio del libro.





Sinossi:
Secret Identities. Extraordinary Powers. She wants vengeance. He wants justice.


The Renegades are a syndicate of prodigies—humans with extraordinary abilities—who emerged from the ruins of a crumbled society and established peace and order where chaos reigned. As champions of justice, they remain a symbol of hope and courage to everyone...except the villains they once overthrew.


Nova has a reason to hate the Renegades, and she is on a mission for vengeance. As she gets closer to her target, she meets Adrian, a Renegade boy who believes in justice—and in Nova. But Nova's allegiance is to a villain who has the power to end them both.




Letto da: Marty
Recensito da: Marty
Commento:


Q&A

1) Cosa ti ha convinto a leggere questo libro?
Il fatto che è una storia di supereroi e cattivi, ma che è anche una storia che racconta cosa succede quando i buoni vincono, quando il  male viene annientato e la società deve cercare di riemergere dal periodo buio e brutale in cui si trovava. I buoni vincono e i cattivi perdono ma, come viene accennato nella trama, non è tutto rose e fiori come può sembrare.


2) Valeva la pena leggerlo?
Sì, penso di aver iniziato bene l’anno con questa lettura.
Tutto il libro è essenzialmente un film con i supereroi, come quelli della Marvel o della DC, solo che qui non sai chi è il cattivo e chi è il buono, perché la storia è raccontata dal punto di vista di due personaggi, un Renegades e una Anarchist: i primi ci vengono presentati come eroi, i secondi come cattivi. Il lettore viene coinvolto nei problemi di questi due gruppi e dei due personaggi principali, prendendo a cuore le loro motivazioni, e si trova quindi a non capire per che gruppo deve tifare, perché tutti e due sono molto sicuri delle loro azioni, sicuri che porteranno un beneficio alla cittadinanza. Non è così semplice determinare se le intenzioni di un supereroe siano buone o cattive, perché le idee che nascono possono non essere così nobili come si pensava all’inizio, e non tutti possono essere d’accordo.


3) Qual è il punto di forza di questo libro?
Mi è piaciuta questa ambiguità tra il buono e il cattivo, la mancanza di una separazione tra il bene e il male.
Durante la lettura non puoi fare altro che affezionati agli eroi della storia, perché sono un’ispirazione per le masse, perché hanno portato la pace nella città e hanno contribuito a rendere la popolazione più sicura. Ma non è tutto oro quello che luccica. I Supereroi ora sono più figure politiche e celebrità da mettere su un piedistallo, che pensano di fare il bene per gente, che però è scontenta di loro. Di questo clima però gli Anarchist non riescono ad approfittare veramente, se non con qualche disturbo occasionale. Dopo la loro sconfitta sono rimasti in pochi e senza un vero leader. Il lettore riesce anche ad affezionarsi a loro. Anche se sono etichettati come cattivi, non riesci a percepirli come tali, ma come persone cadute in disgrazia che cercano di andare avanti come possono, sperando ancora che il loro piano in qualche modo venga realizzato, cercando di resistere ai continui sospetti che gli eroi hanno su di loro.
Abbiamo quindi una vera mancanza di una separazione tra il bene e il male, che lascia il dubbio per tutto il libro.


4) E invece, il punto debole di questo libro?
Un punto non proprio debole, ma un po’ noioso, può essere forse il fatto che, man mano che la storia prosegue, continuano a crearsi problemi, a venire fuori misteri irrisolti, che probabilmente si chiariranno nel prossimo libro. La sensazione che si ha da questo è che sia solo un lunghissimo prologo, e non una storia ben definita. Personalmente ho adorato questo libro, ma devo ammettere che ha aperto una valanga di dubbi senza chiuderne neanche uno.


5) Qual è il tuo personaggio preferito?
Visto che abbiamo due schieramenti, abbiamo anche due personaggi principali: Adrian, appartenente ai Renegades, e Nova, appartenente agli Anarchist. Non ho dubbi sul dire che mi sono piaciuti tutti e due in egual misura. Mi sono affezionata a Nova, un personaggio caratterizzato dal desiderio di vendetta per la sua famiglia ingiustamente uccisa, ma che trovandosi tra le fila nemiche ha dubbi sulla sua missione. Ma mi sono affezionata anche a Adrian e al suo senso di giustizia innato, al suo voler proteggere le persone a tutti i costi e alla sua ricerca della verità, anche se va contro le regole. Credo sia così difficile scegliere da che parte schierarsi anche per colpa di questi due personaggi, perchè grazie a loro abbiamo la visione completa dei buoni e dei cattivi, riusciamo a scoprire le loro personalità, i loro tratti da supereroi, ma anche la persona dietro, l’umano più fragile.
Mi sono trovata a non riuscire a scegliere tra Ruby, Oscar, Max, Honey, Leroy, Hugh e Simon, supereroi o cattivi che fossero, perché sono tutte persone con speranze per un mondo migliore.
Menzione onoraria ai superpoteri dei personaggi, che possono essere considerati personaggi onorari, vista la descrizione accurata che l’autrice fa di ognuno di essi. I poteri vengono acquisiti alla nascita o dopo un evento particolare o traumatico che accade alla persona, quindi si può dire che ciascuno di questi poteri rispecchi un po’ la personalità del rispettivo personaggio, cosa che ho trovato particolarmente affascinante.


6) Leggeresti ancora un libro dello stesso autore?
Quando vedo che è uscito un libro della Meyer, non vedo l’ora di leggerlo, quindi direi di sì. Anche perché devo assolutamente finire la serie.


7) A chi lo consigli?
Non ho dubbi sul dire che consiglio questo libro a chi ama i supereroi, perché avranno una visione completamente diversa di questo mondo.


8) Per quale casa di Hogwarts è adatto?

Il tema generale del libro, la lealtà ad un gruppo, la perseveranza nel seguire uno scopo e la scelta della parte dalla quale schierarsi, mi ha fatto pensare che questo libro sia perfetto per i Tassorosso.

2 commenti:

  1. Come hai trovato l'inglese? Facile o difficile?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao,
      grazie della domanda.
      Diciamo che l'inglese non è dei più difficili, ma ci sono dei termini tecnici che ti possono complicare la lettura.
      -Librovora Marty

      Elimina