28 dicembre 2017

Recensione di Warcross, di Marie Lu

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Recensione di Warcross, di Marie Lu
Titolo: Warcross
Serie: Warcross #1
Autore: Marie Lu
Editore: G.P. Putnam’s Sons Books for Young Readers
Lingua: Inglese
Genere: Fantasy, Sci-Fi
Trigger: Violenza
Note: Penso non sia una brutta idea aspettare che esca il secondo prima di leggere il primo!



Sinossi:
For the millions who log in every day, Warcross isn’t just a game—it’s a way of life. The obsession started ten years ago and its fan base now spans the globe, some eager to escape from reality and others hoping to make a profit. Struggling to make ends meet, teenage hacker Emika Chen works as a bounty hunter, tracking down players who bet on the game illegally. But the bounty hunting world is a competitive one, and survival has not been easy. Needing to make some quick cash, Emika takes a risk and hacks into the opening game of the international Warcross Championships—only to accidentally glitch herself into the action and become an overnight sensation.

Convinced she’s going to be arrested, Emika is shocked when instead she gets a call from the game’s creator, the elusive young billionaire Hideo Tanaka, with an irresistible offer. He needs a spy on the inside of this year’s tournament in order to uncover a security problem . . . and he wants Emika for the job. With no time to lose, Emika’s whisked off to Tokyo and thrust into a world of fame and fortune that she’s only dreamed of. But soon her investigation uncovers a sinister plot, with major consequences for the entire Warcross empire.


Letto da: Marty
Recensito da: Marty
Commento:

Q&A

1) Cosa ti ha convinto a leggere questo libro?
Ad essere sincera dovrei dire che la cosa principale che mi ha fatto dire: voglio leggere questo libro, è la copertina. Quando vedo qualcosa color arcobaleno vado in brodo di giuggiole e divento più curiosa di un gatto. Ma essendo io seria e coscienziosa, dirò anche che avevo già letto libri dell’autrice e, visto che mi erano piaciuti sia lo stile di scrittura che l’originalità della trame, ho pensato di dare un'opportunità anche a questa nuova serie.

2) Valeva la pena leggerlo?
Non posso che dire di sì. Non avendo letto molto della trama devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa dall’ambientazione, tra New York e Tokyo, e da tutto il concetto su cui si basa il romanzo, cioè quello della realtà virtuale, che potrebbe risultare scontato, ma che ha trovato un bellissimo risvolto e colpo di scena alla fine del romanzo.

3) Qual è il punto di forza di questo libro?
Penso che, come tutti i libri di Marie Lu, i punti di forza siano le descrizioni, che sono ricche e sfarzose, ma molto chiare e mai invasive e ti fanno sempre capire bene cosa succede nella scena senza essere pesanti. La trama scorre velocissima, non hai il tempo di abituarti ad una città che già sei trasportato nella successiva, e si passa dai bassifondi di Manhattan ad una sfarzosa Tokyo. Ho personalmente trovato bellissima la descrizione della città di Tokyo, sia nella forma reale, che in quella virtuale, dove una delle città più moderne e tecnologiche al mondo diventa ancora più al passo con i tempi e supera tutte le aspettative.

4) E invece, il punto debole di questo libro?
Mi sarebbe piaciuto avere più informazioni su alcuni dei personaggi non principali, come qualche storia sul loro passato o su come sono arrivati ad essere dei campioni di Warcross. Sappiamo che alcuni hanno delle situazioni famigliari difficili alle spalle, che sono migliorate solo dopo che questi sono diventati famosi, o ancora, non sono migliorate affatto.

5) Qual è il tuo personaggio preferito?
Ho adorato Emika Chen, la protagonista del romanzo, ragazza newyorkese che per un errore da lei commesso si ritrova in un mondo nuovo, con un’offerta di lavoro prestigiosa e più importante di quello che potrebbe immaginare. Sia la ragazza che i lettori vengono affascinati dalla figura di Hideo Tanaka, il creatore di Warcross e della realtà virtuale: affascinante, un po’ burbero e misterioso, che nel corso degli anni si è chiuso sempre di più in se stesso e cerca di mantenere con gli altri un rapporto sempre professionale. Inutile dire che si rivelerà essere molto sorprendente.

6) Leggeresti ancora un libro dello stesso autore?
Ho già letto svariati di libri di Marie Lu, ed è sempre bello vedere come riesce ad essere sempre originale e al passo con i tempi, sia con lo stile di scrittura, sia con i contenuti.

7) A chi lo consigli?
A tutti i Gamer, specialmente le ragazze che si possono rivedere nella protagonista, e a chi ama i libri in cui i protagonisti vivono in un mondo virtuale. I fan di Player One potrebbero rimanerne affascinati!

8) Per quale casa di Hogwarts è adatto?
“Every locked door has a key”. Ogni porta chiusa ha una chiave. Se non sei intelligente e brava a risolvere i problemi alla prima occhiata, come la protagonista, però non riuscirai certo a trovarla, questa chiave. Tutto il libro è impostato sulla ricerca di errori e di un hacker misterioso, che possono essere trovati solo essendo scaltri e veloci a pensare. Ho trovato, quindi, il libro perfetto per i Corvonero.



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