4 settembre 2017

Recensione: Fangirl, Rainbow Rowell

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Recensione di Fangirl di Rainbow Rowell
Titolo: Fangirl
Serie: Nn
Autore: Rainbow Rowell
Editore: St. Martin’s Griffin (inglese), Piemme (italiano)
Lingua: Inglese e italiano
Genere: YA, Romance.
Trigger: Abuso di sostanze (alcol), disordine mentale
Note: Letto da tutte e tre in inglese; inglese molto facile.



Sinossi:
Cath è una fan di Simon Snow.


Va bene, il mondo intero è fan di Simon Snow ...


Ma per Cath, essere una fan è la sua vita—ed è davvero brava ad esserlo. Lei e la sua gemella, Wren, si sono nascoste nella serie di Simon Snow quando erano solo bambine; è quello che ha permesso loro di superare il momento in cui la madre se ne è andata. Leggere. Rileggere. Passare del tempo nei Forum di Simon Snow, scrivere fan fiction su Simon Snow, vestirsi come i personaggi per ogni prima dei film.


La sorella di Cath è quasi del tutto cresciuta e si è allontanata dal fandom, ma Cath non può lasciarlo andare. Non vuole.


Ora che stanno andando al college, Wren ha detto a Cath che non vuole stare in stanza con lei. Cath è da sola, del tutto fuori dalla sua zona sicura. Ha una burbera compagna di stanza con un ragazzo affascinante che le sta sempre attorno, una professoressa di scrittura creativa che pensa che le fanfiction siano la fine del mondo civilizzato, uno splendido compagno di classe che vuole parlare solo di parole... E non riesce a smettere di preoccuparsi per il suo papà, che è amorevole e fragile e non è mai davvero rimasto da solo.


Per Cath la domanda è: può farcela? Può farcela senza Wren a tenerle la mano? E’ pronta ad iniziare a vivere la sua vita? A scrivere le sue storie?


E soprattutto, vuole andare avanti se significa lasciare indietro Simon Snow?


(Sinossi liberamente tradotta dall’originale inglese)


Letto da: Tutte
Recensito da: Tutte ma soprattutto Miki e Gioneb, che l’hanno letto più di recente.
Commento:
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Q&A

1) Cosa ti ha convinto a leggere questo libro? Per Miki l’amore è partito dal titolo, essendo che è stata una Fangirl per gli ultimi dodici anni e più. Marty l’ha scoperto da sola su tumblr prima delle altre. Gioneb... Beh, è stata costretta sotto pena di revoca della patente di Librovora, ma l’ha letto volentieri.
2) Valeva la pena di leggerlo? Assolutamente un grande, grandissimo, collettivo sì!
3) Qual è il punto di forza di questo libro? Sicuramente lo stile è adattissimo al genere, non si perde in fronzoli e arriva perfettamente al cuore della questione. La storia ha qualcosa da dire a tutti, non solo a chi si rispecchia nella Fangirl, ma ad un pubblico molto più vasto. Non è solo un racconto frivolo, ma va a toccare a fondo argomenti più seri rispetto al fandom e alle questioni più adolescenziali. I personaggi sono adorabili, ma soprattutto sono molto realistici e complessi.
4) E invece, il punto debole di questo libro? Il sottotitolo che hanno messo in italiano... non descrive il libro e fa pensare a qualcosa di molto più scontato e banale del contenuto. Se la storia in sé ha un difetto, possiamo dire che nel libro non si distingue bene il canon della serie immaginaria di Simon Snow dal fanon che è nella fantasia di Cath. Ma del resto, nella testa di una Fangirl spesso le cose sono altrettanto confuse!
5) Qual è il tuo personaggio preferito? Mi sa che per tutte noi è Levi. Qualcuna dice che è troppo dolce (in senso positivo), e sicuramente lo è. E’ anche un gran bel personaggio in altri sensi, però. Non è il classico ragazzo perfetto da storia sdolcinata, e questo è il suo bello.
6) Leggeresti ancora un libro di questo autore? Ancora siamo d’accordo tutte sul sì! Abbiamo letto tutte Carry On (che è una sorta di seguito ma non proprio... Probabilmente il modo migliore di definirlo è uno spin off). Marty e Miki hanno letto Kindred Spirit, e Miki anche Eleonor & Park.
7) A chi lo consigli? A tutte le Fangirl!
8) Per quale casa di Hogwarts è adatto? Tassorosso: sia Cath che Levi sarebbero perfetti con la cravatta gialla e nera.

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